Reincarnazione: un caso famoso - George S. Patton

"So as through a glass, and darkly
The age long strife I see
Where I fought in many guises,
Many names, but always me.(...)
"

Reincarnazione... uno degli argomenti più affascinanti per me e per tanti altri che si interrogano sul percorso che come esseri umani siamo chiamati a compiere. Che senso ha l'esistenza? Siamo già stati qui? Torneremo ancora?
Sono tanti i casi di persone che affermano di avere ricordi delle proprie vite precedenti (molto interessanti sono i racconti che riguardano bambini che ricordano esatte circostanze di cose che non dovrebbero conoscere), ma se in alcuni casi è più semplice bollare tutte queste storie come fantasie (e chi ne parla come un visionario) cosa dire quando ne è protagonista un uomo solido e pratico, e non esattamente l'ultimo dei sognatori?!

E' il caso del Generale Patton e della sua convinzione di essere stato una sorta di "eterno soldato": già stato qui per tante battaglie e destinato a tornare ancora ed ancora in questo ruolo...
E' un'idea romantica, ma sia come sia... Patton era un fermo credente nell'idea della reincarnazione. Per farsene un'idea più precisa basta leggere il suo poema "Through A Glass, Darkly" (lo si trova facilmente in rete).

Il Generale ricordava le circostanze di innumerevoli battaglie che attraverso il tempo lo avrebbero visto tornare sempre come un soldato: al tempo della Grecia Antica, dei Romani, durante le Crociate, al fianco di Napoleone...

Le parole scritte in una lettera alla madre (durante la Prima Guerra Mondiale) sono eloquenti: " I wonder if I could have been here before as I drive up the Roman road the Theater seems familiar — perhaps I headed a legion up that same white road... I passed a chateau in ruins which I possibly helped escalade in the middle ages. There is no proof nor yet any denial. We were, We are, and we will be. "

Si racconta che proprio in Francia, durante la WWI Patton abbia sorpreso la guida che gli stava offrendo una spiegazione sul passato del villaggio nel quale si trovava anticipandone le parole, illustrando allo stupefatto signore dove si trovavano le varie costruzioni di epoca romana, ed indicando anche dove avrebbero dovuto trovarsi edifici non piu' visibili in epoca moderna.

E a chi gli diceva che sarebbe stato un ottimo generale al tempo di Napoleone, Patton rispondeva che, in effetti, lo era stato.

Esempi come questi, solidi, non provenienti da persone vacue sono quelli che mi affascinano di più e che danno materiale di riflessione anche agli scettici incalliti.
Cosa ne pensate?



We were, We are, and we will be.

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